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I progetti in Nigeria partono nel 2012.
Attraverso il progetto Open Heart, vengono individuati dai presidi sanitari locali, alcuni bambini affetti da gravi patologie al cuore.
Con le loro madri questi bambini sono trasferiti in Italia, operati all’ospedale Gaslini di Genova – grazie alla generosità dell’equipe del dottor Francesco Santoro – ospitati durante la convalescenza nella casa alloggio di Pobic a Bozzolo (Mantova) e infine rimpatriati in Nigeria, guariti.
Successivamente, ogni anno, questi bambini strappati alla morte ricevono la visita dello staff dell’Ong.
A fine luglio 2013 il primo viaggio per verificare i bambini operati a settembre dell’anno precedente, per conoscere le loro famiglie e per portare ulteriori aiuti sanitari.
Ad esempio, nei reparti di pediatria degli ospedali partner del progetto, sono stati consegnati 55 scatoloni pieni di giocattoli e vestiti, raccolti in Italia.
Un’operazione possibie grazie alla solidarietà di due scuole elementari, quella di Viadana (Mantova) e quella di Castenedolo, dove, durante l´anno scolastico 2011/2012, le maestre e i genitori si sono prodigati per questa raccolta a favore dei bambini nigeriani.
In Nigeria viene attivato anche il progetto di Emergency transport con gli ospedali: Niger Delta University Teaching Ospital di Okolobiri, e Federal Medical Center di Yenagoa.
Nel 2024, il presidente l’Avv. Paolo Novellini ed il responsabile missione umanitaria in Nigheria Festus Adedayo, in un viaggio tra aprile e maggio, definiscono il nuovo corso del Progetto OPEN HEART anche a Yenagoa.
In una collaborazione con il FEDERAL MEDICAL CENTER infatti, a seguito dei colloqui con il primario ed il direttore della struttura, vengono poste le basi per la creazione del reparto di CARDIOCHIURURGIA PEDIATRICA E ADULTA.
Un successo atteso a lungo e che ha richiesto anni di attesa e lavoro intenso. Non ultimo, la disponibilità di un equipe a Yenagoa, pronta ad abbracciare una causa fortemente legata alla vita.
L’occasione sarà inoltre importante per fare visita alla casa POBIC a Yenagoa e verificare le condizioni di vita dei suo abitanti grandi e piccoli.
Non solo. Sarà l’occasione per mettere le basi sul nuovo progetto legato alla creazione di attività per il sostegno economico di donne in difficoltà.
Nello specifico di sartorie, attraverso le quali, chi vi opererà, potrà mantenersi economicamente.
Il 2023 inizia con l’incontro ufficiale con il gonvernatore dello Stato Di Bayelsa, Douye Diri.
Lo stato di Bayelsa è uno dei punti nevralgici per il progetto openheart.
Due sono gli ospedali che collaborano attivamente.
La Federal Medical Centre – Yenagoa.
Niger Delta University Teaching Hospital – Okolobiri.
La disponibilità da parte delle autorità è fondamentale per tessere il lavoro di soccorso sanitario.
Questo incontro, è la dimostrazione della direzione intrapresa e della volontà di consolidare questi canali di soccorso.
Oltre a questo, e come sempre, il 2023 vede anche una sessione di screening in collaborazione dal Giannina Gaslini di Genova.
Ma non è tutto. Ik l2023 è l’anno in cui abbiamo conosciuto Destinty.
Il 2022 segna il ritorno alla vita per l’intero pianeta.
Dopo due anni passati in ginocchio, dove anche il progetto Open heart aveva subito uno stop impossibile da superare, il 2022 ha un sapore di ripartenza.
L’anno in cui tutto ricomincia e la storia riprende da dove l’avevamo interrotta.
Salvando vite.
Il 16 agosto infatti, presso l’ospedale Gaslini di Genova, due bambini, accompagnati dalle loro madri e dai volontari Pobic, vengono ricoverati per affrontare urgentemente i loro interventi.
Ayoko Tarila Diane, all’epoca poco più di due anni, accompagnata dalla madre Ayoko Joy Ebitimi.
Mamuga Ekpebu Peresuodo Jed all’epoca quattro anni, accompagnato dalla madre Ekpebu Bena Ellis.
Insieme a loro la Dottoressa Tomprebofa Lesly Lewis e l’ingengnere Adedayo Olusola Emmanuel, entrambi storici volontari della Pobic Sezione Nigeria.
Dopo anni vissuti con il dubbio e le difficoltà legati alla prima pandemia planetaria dell’era moderna, dove l’intero pianeta ha subito perdite incalcolabili, salvare due giovani vite è la cosa più bella che possa essere realizzata.
Continua anche la formazione per l’anno 2019.
Un percorso sempre più intenso e sempre piu partecipato, che segue una strada parallela al progetto Open heart.
Ancora due gli appuntamente in Nigeria durante l’anno. Maggio e Novembre.
12 bambini usufruiscono della possibilità di curare problematiche cardiache gravi.
Un’enorme successo ed un’enorme soddisfazione che va a sommarsi alla continua formazione in loco di medici specializzati per non arrestare ciò che Pobic sta costruendo ormai da anni.
Il 2018 segue le orme del 2017.
Durante l’anno vengono organizzate altre due missioni in loco per un numero complessivo di 17 bambini operati. Un segno di miglioramento per gli obiettivi, di sostegno e di continuità.
Quello che però succede di nuovo e che rappresenta una svolta fondamentale nel progetto Pobic “Open heart”, è relativo alla formazione del personale medico direttamente in Nigeria.
Dai un pesce a un uomo e lo nutrirai per un giorno. Insegnagli a pescare e lo nutrirai per tutta la vita. – Proverbio Cinese
È con questo presupposto che l’equipe medica del Gaslini approccia la formazione alla quale partecipano i medici di due ospedali:
Tutto ciò che viene seminato nel 2016, inizia ad essere raccolto nel 2017.
Durante l’anno vengono organizzate due missioni direttamente in Nigeria.
La prima sarà a maggio, mentre la seconda sarà tra fine novembre ed inizio dicembre.
Lo sforzo profuso dall’associazione e dal team di specialisti del Gaslini di Genova, consente di ottenere un successo eccezionale. In entrambe le missioni, vengono operati un totale di 16 bambini. 16 vite restituite ad una quotidianità senza penalizzazioni, grazie al supporto locale del University of Nigeria Teaching Hospital, Utuku-Ozalla, Enugu State.
Altra cosa importante, è nel 2017 che, i bambini già operati da Pobic in Italia nei precedenti anni, possono recarsi direttamente nella loro nazione per i controlli post intervento.
Un piacere rivedere i loro volti e quelli di madri sorridenti.
Facciamo un salto avanti nel 2016.
Gli sforzi di Pobic di consolidare il progetto in una terra dove è necessaria la presenza di ogni possibile aiuto sanitario, nel 2016 compe un ulteriore salto in avanti, in questo caso fondamentale.
È in questo anno infatti che viene svolta la prima missione direttamente sul territorio con l’equipe cardiochirurgica Italiana. Non più quindi, traferire bambini e madre in Italia, ma anche la possibilità di aiutare quello specifico territorio a camminare con le proprie gambe.
Lo staff si limita inizalmente a soli due interventi. È necessario studiare il territorio le attrezzature e prendere dimestichezza con le dinamiche del luogo per poi procedere in una più rapida
Nel 2015 c’è una visita illustre per i quattro bambini operati in Italia.
A Bozzolo in fase di convalescenza dall’intervento al cuore, i bambini vengono raggiunti da Sua Eccellenza Bridget Aworabhi, moglie dell’allora ambasciatore nigeriano in Italia.
Arrivata a visitare i bambini assieme allo staff dell’ambasciata nigeriana in Italia, il momento ha rappresentato un ulteriore momento di contatto tra Pobic e le istituzioni nigeriane, a siglare la continua crescita e il continuo riconoscimento del progetto.
Da quel momento in poi Pobic non interrompe più il suo progetto.
Nel 2014, nonostante il panico dilagato in tutto il mondo per l’epidemia di Ebola, Pobic non si fa intimorire. Anche quest’anno decine di bambine e bambini arrivano in Italia per essere operati al Gaslini di Genova.
È state necessaria una vera e propria strategia cautelativa: prima della partenza i sanitari locali hanno sottoposto i piccoli pazienti e le loro famiglie ad una quarantena ospedaliera.
Una volta arrivati in Italia di nuovo una seconda quarantena assieme alle madri, cioè i familiari che li hanno accompagnati, seguiti dal dottor Carlo Calamari, medico volontario dell’Ong che più volte si è recato in Africa.
Solo dopo sono stati ricoverati al Gaslini. E per la convalescenza i bambini e le madri sono stati alloggiati presso famiglie a Genova, Verona e Brescia.
Anche il progetto Emergency Transport nel 2014 ha visto delle azioni importanti.
La prima parte del corso Bls per il personale medico e paramedico ad anticipare seconda parte ed esame prevista l’estate 2015.
Inoltre si sono gettate le basi, con verifica della fattibilità, del progetto di oftalmologia pediatrica, che consiste nella formazione del personale medico e paramedico e degli studenti dell’ospedale universitario Niger Delta University Teaching Ospital di Okolobiri per effettuare interventi alla cataratta con il sistema facoemulsificazione.
È il 2013 e inizia a consolidarsi il lavoro dell’associazione in Nigeria.
Il viaggio estivo dello staff di Pobic permette di stabilire relazioni istituzionali di alto livello e firmare protocolli di intesa che gettano le basi per la nascita del progetto di “Emergency Transport”.
L’obiettivo è la formazione di personale nigeriano nell´ambito del primo soccorso secondo le linee guida delle norme internazionali e, cosa non di poco conto, la fornitura di ambulanze attrezzate.
I volontari di Pobic tengono colloqui con il ministro della Salute dello Stato del Bayelsa, nelle sedi del ministero, così come con senatori nella “Governement House”.
Gli incontri sancisono il riconoscimento da parte delle autorità locali, oltre che dei medici dei due ospedali partner, anche del lavoro e dell’importanza dell’impegno di Pobic per la Nigeria.
Grazie alle numerose donazioni e al lavoro di molti volontari abbiamo sino ad oggi aiutato oltre 300 bambini in 7 missioni di cooperazione internazionale.
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