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Nel cuore dell’Africa, una missione che ha come scopo quello di salvare la vita dei più piccoli sta facendo la differenza.
L’ONG internazionale POBIC ha avviato il progetto “Open Heart” in Uganda, un’iniziativa che punta a dare una possibilità di vita a bambini con gravi problemi cardiaci congeniti, che senza un intervento rischiano la vita.
A settembre, il nostro presidente Paolo Novellini si è recato in Uganda per un incontro cruciale: l’evento ha avuto riscontri straordinari e offre una nuova speranza a decine di piccoli pazienti.
Il progetto Open Heart, “Cuore Aperto”, ha le sue radici in Nigeria, dove ha cambiato il destino di molti bambini. Tuttavia, è in Uganda che la missione ha trovato una nuova linfa.
Paese segnato da gravi carenze sanitarie, l’Uganda accoglie oggi il progetto come una vera e propria rivoluzione per la salute pubblica. La speranza di poter dare una seconda possibilità a questi bambini si fa sempre più concreta, anche grazie all’impegno del nostro della popolazione locale.
’incontro di settembre tra Paolo Novellini e il Ministro della Salute ugandese rappresenta una pietra miliare per il progetto.
In un contesto dove ogni intervento è letteralmente una questione di vita o di morte, il sostegno del governo è indispensabile per dare continuità alle operazioni. In Uganda, abbiamo già operato tre bambini, ma ci sono ancora altri 56 che attendono un intervento. La loro vita è appesa a un filo, e ogni giorno che passa aumenta l’urgenza di un’azione concreta.
Durante l’incontro, il Ministro della Salute si è dimostrato entusiasta del progetto e ha promesso pieno sostegno a questa missione umanitaria.
Ha riconosciuto l’impatto positivo di Open Heart e ha assicurato che presenterà la questione in Parlamento, affinché possa ottenere l’appoggio istituzionale necessario. Questo sostegno potrebbe segnare una svolta decisiva per il progetto, portando nuove risorse e permettendo di raggiungere un numero sempre maggiore di bambini.
Pobic non si è limitata a dare una nuova vita medica ai bambini operati.
Nel corso del tempo ha raggiunto la consapevolezza che fosse necessario dare una nuova vita anche dal punto di vista economico. I motivi sono molteplici.
la necessità di affrontare una vita dove saranno necessari esami e cure mediche.
la necessità di una vita dove poter acquisire istruzione.
la necessità di contestualizzare che la salute non passa solo da un cuore sano, ma dall’avere opportunità concrete di crearsi un futuro.
Ecco perchè il progetto ADOZIONI A DISTANZA è fondamentale per POBIC.
Ogni singolo bambino operato rappresenta una storia di speranza e una vittoria per la vita.
Tuttavia, la lista d’attesa è lunga, e il tempo è un lusso che molti di questi piccoli pazienti non hanno. Grazie all’entusiasmo dimostrato dal Ministro, abbiamo ora l’opportunità di accelerare il progetto, ma il nostro lavoro non si ferma qui. Ogni intervento richiede fondi, risorse e, soprattutto, l’aiuto di chi crede nel nostro impegno.
Sono già state operate 3 bambine ugandesi nel 2024. La loro vita è salva.
Allo stesso tempo in fase di screening i bambini che si sono rivelati nella condizione di dover necessariamente riceve un intervento erano in totale 59.
Il sostegno del governo ugandese sarà un tassello fondamentale per la loro vita.
Puoi aiutarci a salvare loro la vita attraverso il form che trovi sotto.
Bastano 5 euro per salvare loro la vita.
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Marketer e docente di comunicazione e marketing, sensibile a tematiche umanitarie e di soccorso. Scrivo solo di ciò che mi interessa realmente e la missione di POBIC è di cruciale importanza.
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